Qualche giorno fa nella chat di Tech Workers Coalition si è parlato di economia e se essa possa essere considerata una scienza. C'era chi la avvicinava alle scienze "dure" per l'uso dei modelli matematici e chi invece ne contestava la scarsa capacità predittiva parlando di "una via di mezzo fra oroscopi e letteratura fantasy".
Sempre in questi giorni sto leggendo un libro in cui Steven J. Gould ricostruisce la storia dei fossili di Burgess, uno dei principali giacimenti di animali del Cambriano o, come mi è stato correttamente riassunto, di "bacarozzi di 570 milioni di anni fa". La connessione fra i due temi nasce da un interessante ragionamento che Gould fa verso la fine del libro: come possiamo noi paleontologi, si chiede l'autore, dimostrare che le nostre ipotesi non sono solo dei bei racconti costruiti a posteriori a partire da pochi reperti ma hanno effettivamente delle basi scientifiche? Che scienza è la nostra se non può "ripetere l'esperimento" (ovvero l'evoluzione degli ultimi 570 milioni di anni)? Più nello specifico, come possiamo difendere un'ipotesi rispetto a un'altra anche solo nel nostro campo?
La risposta che propone è secondo me applicabile anche all'economia: le scienze storiche si distinguono dalle scienze sperimentali perché il loro metodo non parte dalla ripetibilità dell'esperimento e dal controllo delle variabili ma dalla capacità di mettere insieme osservazioni e fatti disparati in un racconto coerente. I dati devono "concordare" perché l'ipotesi si possa considerare verificata, per cui non si può dire che qualsiasi "narrazione" sia valida al pari di un'altra; allo stesso tempo nessun fatto storico "A" può essere considerato frutto di una legge di natura, al massimo si può dire che in presenza di un fatto contingente "B" accadde poi "A".
Ora a me sembra proprio che il problema dell'economia sia proprio il suo voler passare da scienza storica a scienza sperimentale, cercando di determinare delle leggi forti quanto quelle della fisica (talvolta, nelle versioni più rozze, della fisica newtoniana) e di applicare dei modelli rigidi a questioni in cui la contingenza ha un peso preponderante come la società umana. Probabilmente risulterebbe un sapere più utile se utilizzasse invece i metodi delle scienze storiche e non ambisse a prevedere il futuro dimostrandosi in questo del tutto inadeguata come dimostrato dalle dichiarazioni di Alan Greenspan riguardo alla crisi del 2008.
Qui c'è un video in cui Varoufakis spiega l'economia a una platea di fisici
#^https://www.youtube.com/watch?v=9aK4OztueuE#
TWC #
economia, #
scienze #
fisica #
storia #
Gould